Eduard Limonov – Ora zero
Questo libro di poesie non farà scandalo per le provocazioni, ma per la lucida potenza di un guerrigliero messo a nudo
«Limonov è un poeta che, più di altri, ha preso coscienza che la chiaroveggenza filosofica non si trova tanto nelle tesi o nelle antitesi, ma nel linguaggio stesso, libero di tutto ciò che è superfluo». Iosif Brodskij
IL LIBRO: Tradotte per la prima volta in italiano, le poesie di Limonov brillano come il ghiaccio per la consapevolezza del tragico destino che spetta all’eroe culturale, in bilico tra estetica e propaganda, tra memoria e avanguardia. Lui, che pubblicava a sue spese le prime raccolte poetiche negli anni Settanta, per poi raccogliere un successo sempre crescente negli anni dell’esilio a Parigi e a New York, oggi racconta un mondo che spasima per l’essenzialità, per la brutalità del poco, con una capacità di versificare ispirata ai grandi poeti dell’inizio del secolo. Il carcere, lo sconcerto per il tempo che passa, i resti della memoria, i lampi dell’istinto: il poeta Limonov è un incontro inaspettato, nuovo, rispetto all’autore che ha già riscosso un grande successo con i suoi romanzi. Le poesie di Ora Zero ci lasciano attraversare le pieghe di un’intimità senza metafore, stupiscono per il rigore classico della versificazione, ma anche per la freschezza con cui sono tratteggiate le figure più importanti che popolano il mondo personale e ideale di uno degli scrittori russi più discussi del nostro tempo.
Eduard Limonov (Dzeržinsk, Urss, 1943 – Mosca, 2020). Scrittore russo di fama internazionale, poeta, giornalista e leader politico. Ispiratore di diversi progetti ideologici, fondatore del Partito Nazional-Bolscevico. Emigra nel 1974 negli Stati Uniti dopo aver trascorso parecchi mesi a Roma in attesa del visto. Nel 1982 lascia New York per Parigi per poi fare ritorno in Russia nel 1992 subito dopo la caduta dell’Urss. Dopo essersi da tempo affermato, Limonov diviene celebre anche al grande pubblico grazie alla biografia a lui dedicata da Carrère, tradotta in tutto il mondo. Molto attivo nell’arena politica postsovietica, ha sposato un’ideologia particolarmente radicale che lo ha portato a scontare periodi di reclusione. Tra le opere pubblicate in italiano segnaliamo Il poeta russo preferisce i grandi negri (Frassinelli, 1985), Diario di un fallito (Odradek, 2004), Zona industriale (Sandro Teti Editore, 2018) e Il Boia (Sandro Teti Editore, 2019).
Rassegna stampa
titolo: Ora zero
traduzione di Marilena Rea