Presentazione de Il Calendario del Popolo a Più libri più liberi

giovedì 9 Dicembre 2010

Riprendono, dopo una breve interruzione, le pubblicazioni de Il Calendario del Popolo, una delle più longeve riviste italiane di cultura. La testata, che compie 65 anni, torna in libreria come trimestrale, arricchita dall’apporto di nuovi collaboratori, rinnovata nella linea editoriale e grafica, intenzionata a misurarsi con la complessità linguistica, tecnologica, comunicativa di questo tempo, senza smarrire l’originaria vocazione divulgativa e pop.

IL CALENDARIO DEL POPOLO ALLA FIERA DEL LIBRO DI ROMA – STAND T38 – SANDRO TETI EDITORE – PRESENTAZIONE – Lunedì 6 dicembre 2010 – Sala Rubino ore 15.00-16.00 – Il Calendario del Popolo – “Sessantacinque anni di storia democratica italiana”

Intervengono: Franco Cardini, Luciana Castellina, Valentino Parlato, Sandro Teti

Attraverso una miscela di materiali di repertorio, interviste, narrazioni, contributi saggistici, questo numero istituisce un legame tra memoria e comprensione del presente, documentando l’incessante ricerca sviluppata da Il Calendario nel campo della storiografia, della mass culture e della riflessione politica. Ai reprint tratti dall’archivio storico della rivista, si affiancano ricordi d’autore dei contemporanei Diego Novelli, Guido Fanti, Gian Carlo Ferretti, Mario Geymonat e Franco Cardini e interventi di segno molteplice, in un ricalco ideale della tensione enciclopedica che ha contrassegnato l’esperienza del periodico. Luciano Canfora, Moni Ovadia, Valentino Parlato, Luciana Castellina, Milly Moratti, Nichi Vendola – solo per citare le firme più note – contribuiscono a rileggere, alla luce dei cruciali motivi della contemporaneità, la storia della rivista: sempre attenti ad allungare lo sguardo sulle frontiere del futuro.

Innovazione tecnologica e social network, televisione e cinema, crisi finanziaria, transiti migranti e pulsioni razziste, scuola pubblica e assetti politici sudamericani sono alcune tessere che compongono questo patchwork di spunti e sollecitazioni con cui Il Calendario del Popolo riprende la sua marcia.